martedì 11 giugno 2013

Beliebers, haters e "cricketers"

Frange estremiste di ragazzette indemoniate. Animali mitologici metà bimbiminkia e metà ultrà della Lazio. Vi spieghiamo in parole semplici chi sono le tiranne di Twitter. E a chi somigliano tantissimo. Suggerimento: quelli a cui somigliano attualmente sono in parlamento.
beliebersDirectioners e beliebers sono frange estreme di fanatici (anzi, di fanatiche) degli One Direction, una boy band di adolescenti britannici (usciti da X Factor U.K.) e di Justin Bieber, mini cantante adolescente canadese. La loro particolarità sta nell'essere l'incrocio tra un ultrà della Lazio e un bimbominkia all'ennesima potenza (veloce definizione di bimbominkia: ragazzino molto tamarro che esprime la sua tamarria principalmente su internet scrivendo le cose in questo modo “c1A0 5oNo uN b1mB0mInKiA!!1!”).
Il passatempo principale delle beliebers (più numerose) e delle directioners (un po' meno) è quello di twittare. Twitter è il loro campo di battaglia e la classifica degli hashtag (trend topics) è spesso in loro ostaggio.
Sono centinaia di migliaia e passano il loro tempo ad osannare il loro idolo, che è un ragazzetto di 19 anni canadese, scoperto da un manager su youtube quando aveva 14 anni e promosso fino a farlo diventare una star da Mtv. Come tanti altri volendo, ma con la differenza che per motivi ignoti questo ha scatenato un'orda di isteria collettiva peggio dei Beatles. I Beatles però erano dei geni sensazionali che rivoluzionarono il mondo della musica, mentre di Bieber, a meno che voi non siate suoi fan, non avrete probabilmente mai sentito neanche una canzone (nonostante, prima dell'avvento di Psy, un suo video fosse il più visto su youtube tra quelli musicali).


La caratteristica delle Beliebers è quella di idolatrare qualsiasi cosa faccia il loro idolo (che da quando ha partecipato come organizzatore di alcuni scherzi in una specie di “scherzi a parte” di Mtv loro hanno incoronato “il re degli scherzi”) ma anche di avere una gelosia folle verso qualsiasi ragazza ambisca alla stessa preda. Lo scorso marzo Justin Bieber si è esibito in Italia, a Bologna, e durante lo show una ragazza tra il pubblico è stata scelta dallo staff come Ollg (one less lonely girl), ovvero come ragazza prescelta per salire da sola sul palco a ricevere una canzona dedicata soltanto a lei. Problema: questa ragazza non era una beliebers, era una semplice simpatizzante andata al concerto per incontrare un'amica di un'altra città. La notizia si è diffusa tra le estremiste e nei giorni successivi i profili on line di questa ragazza sono stati inondati di insulti, violenza verbale e minacce, tanto da provocare la sua fuga da Facebook. Il dubbio tra le beliebers era che si trattasse di una haters. Cosa sono le haters? O meglio, gli haters, visto che in questa categoria i maschi sono in una percentuale degna di nota. Gli haters sono quelli che odiano Biebers e One Direction. Tra l'altro, beliebers e directioner sono normalmente nemiche, ma si alleano contro gli haters. Insomma, sono haters tutti coloro che pubblicano sui social qualsiasi critica, battuta o commento ironico sui loro idoli, dagli insulti ai semplici sberleffi. Probabilmente anche l'autore di questo articolo sarà bollato come tale. La logica funziona così: o sei d'accordo con me o sei uno stronzo che fa una campagna mediatica malvagia contro il mio povero idolo retto ed innocente.
Veniamo al mondo dei grandi. Beliebers e directioners in fondo, tranne quando non distruggono le loro coetanee ree di aver avvicinato il loro idolo, e tranne quando si picchiano strappandosi i capelli, in fondo, non fanno male a nessuno. Inquinano la classifica dei trend topics su twitter, è vero, ma c'è anche da dire che il 50% di quei tweet sono di gente scandalizzata perchè quell'hashtag sia in classifica, e criticandolo lo citano, facendolo salire o aiutandolo a mantenere alta la posizione in classifica. Però vivono la loro vita su internet, non fanno male ad altri se non a se stesse. Ascoltano e propagandano musica di merda, è vero, ma a 14 anni tutti hanno avuto periodi bui (l'autore di quest'articolo vanta numerose cassette degli 883).
Però appunto veniamo al mondo dei grandi. E notiamo un'analogia. Dunque. Vivono su internet. Hanno un idolo che ha sempre ragione. Scrivono con la K. Se criticate il loro idolo siete kasta, pardon, haters. A voi.

1 commento:

  1. http://d.repubblica.it/personaggi/2013/06/19/foto/justin_bieber_incidente-1707624/1/?ref=fbpd#4 colpisce ancora

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