lunedì 4 novembre 2013

Come andare al cinema senza farsi odiare troppo.


Il galateo al cinema

ovvero come andare al cinema senza far incorrere gli altri spettatori nel desiderio di uccidervi con metodi dolorosi. Particolarmente dolorosi.

Partiamo da un presupposto fondamentale. Nella maggior parte dei film, a meno che non si tratti del quinto episodio di una saga, lo spettatore accanto a voi vede e sente ESATTAMENTE quello che state vedendo e sentendo voi. E' inutile quindi fargli domande sull'oscuro passato del protagonista, sui motivi delle sue azioni apparentemente prive di senso, sulla sua moralità o sui suoi gusti sessuali. E' un film, non tutto si intende dalla prima scena, e soprattutto IL VOSTRO VICINO DI POLTRONA NE SA ESATTAMENTE QUANTO VOI. Quindi state zitti e guardate il film. Se siete andati al quinto episodio di una saga senza aver visto gli episodi precedenti, siete dei cretini.

Questo galateo funziona come i catechismi di una volta, con un elenco di esempi negativi su cui riflettere. Sappiamo che alcuni di voi si riconosceranno in uno degli stereotipi di cui andremo a narrare tra poco. Non condannatevi. Siete degli stronzi, ma il mondo ne è pieno. Vi odiamo, ma probabilmente non siamo i soli.

GLI ACCOMPAGNATORI DI CIECHI

Magnifica definizione forgiata da un amico di Marlen (chi è Marlen??? E' la conduttrice di Scuderie M&M, la versione radiofonica di questo blog, tutti i lunedì alle 17 su http://www.mbun.it/radio). Gli accompagnatori di ciechi sono coloro che sentono l'insopprimibile necessità di commentare a voce alta cosa avviene sul grande schermo. Che è pure grande, come dice il nome, e quindi non è verosimile che il vicino di poltrona non abbia visto. A meno che non sia cieco. "Nooo ha lasciato il lingotto d'oro sulla macchina!" "Ooooh è uscito dalla tubazione proprio mentre passava il suo amico in macchina!" "Sul cartello ha scritto - Odio i negracci - e l'hanno mandato ad Harlem! Guarda quelli come lo guardano!" (Testimonianze raccolte durante la proiezione del film "Die Hard 3" in un cinema di Moncalieri, autunno 1995). Dalla testimonianza si evince la malafede dell'accompagnatore di ciechi, nella terza frase: Sul cartello ha scritto - Odio i negracci - e l'hanno mandato ad Harlem! Guarda quelli come lo guardano!" Invitando il suo accompagnato a "guardare" tradisce la consapevolezza della sua falsa cecità. Da ciò se ne deduce che il soggetto "accompagnatore di ciechi" non è un vero accompagnatore di ciechi, ma è uno stronzo e basta.

LE COMITIVE

Le comitive sono un male assoluto praticamente sempre. Gli unici momenti in cui è positivo incontrarne una è quando si visita un museo, e la comitiva ha preso una guida. Se si è abili si possono scroccare molte spiegazioni prima di essere sgamati. Al cinema invece no, al cinema la comitiva è il male assoluto. Solitamente le comitive non sono formate da appassionati di cinema o da intellettuali generici, ma spesso da tamarri, barotti, o disagiati sociali. All'interno del gruppo, che va dalle 6 alle 37 persone, in genere una o due persone sono interessate al film. Alle altre non interessa per nulla, e la loro presenza all'interno della sala è giustificata soltanto dall'appartenenza alla terribile entità della comitiva. All'interno di questa tutti devono parlare con tutti. Tutti hanno voluminosi cappotti e borse. La comitiva occupa un posto, o più posti per i loro bagagli, tutto ciò mentre la proiezione è ormai partita. La comitiva chiede di che film si tratti, a film iniziato. La comitiva fa commenti a voce alta. La comitiva si alza, tutta assieme, appena il film finisce, prima dei titoli di coda, prima delle scene post titoli di coda. La comitiva va in bagno. Non tutta assieme, a turni, gestiti minuziosamente per far si che qualcuno di loro sia sempre in piedi. 

I PRECISINI DEI POSTI NUMERATI

Martedì sera, cinema deserto, 4 persone in sala. Entri, scegli il posto che ritieni migliore, non troppo distante dallo schermo, non troppo vicino, centrale. Davanti 15 file vuote, dietro 15 file vuote. In realtà lo scegli abbastanza a caso, un posto qualsiasi verso il centro della sala. In mezzo a quella marea di poltrone vuote, improvvisamente una signora si avvicina, e con voce acida ti dice "Scusi, ma questa è la fila G? No perchè noi abbiamo i posti 15 e 16 della fila G, lei è seduto in uno dei nostri posti!" Son cose che danno fastidio. Ma non è il peggio. Il peggio è quando nella medesima situazione, sala vuota, tu per evitare questa scocciatura ti siedi al posto giusto. Hai fatto la figura del rompiballe con la cassiera e ti sei fatto assegnare un posto centrale. La cassiera ti ha detto che era lunedì e che la sala era deserta, e che lei era l'unica al lavoro in tutto il cinema, e che mai nessuno sarebbe venuto a controllarti il numero del sedile sul biglietto. Ma tu sai che quelle vecchie ti verranno a martellare, e allora hai insistito. Fila H, posto 12. Arrivi in sala, ti siedi, togli il cappotto, lo appoggi alla poltrona davanti. Il cinema è vuoto. Ti godi i trailer, le pubblicità (che fan sempre tanto ridere). Quando ecco, arrivano, le due vecchie. Ma tu sei tranquillo, controlli il biglietto. Si, è la fila H. Si, è il posto 12. Ed ecco che le due vecchie arrivano, e ti mostrano i loro biglietti: fila H, posti 11 e 13. "Aspettate, mi sposto così vi sedete vicine!" "No! Non vogliamo andare contro le regole!". Tra l'altro, le vecchie andranno in bagno 3 volte durante il film, quella seduta alla vostra destra uscendo dalla fila a sinistra, quella alla vostra sinistra uscendo dalla fila a destra.

QUELLI CHE RIDONO, QUELLI CHE SI LAMENTANO DI QUELLI CHE RIDONO, QUELLI CHE SI LAMENTANO DI QUELLI CHE SI LAMENTANO DI QUELLI CHE RIDONO.

E' una tragedia, ma dall'invenzione del teatro greco al cinema 4D le persone del pubblico continuano a dividersi in due gruppi: quelli che durante gli spettacoli si scassano dal ridere, e quelli che no. Il problema è che "quelli che no" a volte appartengono al sottogruppo "quelli che odiano quelli che si scassano dal ridere", e "quelli che si scassano dal ridere" a volte appartengono al sottogruppo "quelli che odiano quelli che odiano quelli che si scassano dal ridere". Ne nascono risse che causano l'odio di tutti, quelli che si scassano e quelli che no. "Dai smettila di ridere così forte, mi metti in imbarazzo!" "Ma figurati dai stanno ridendo tutti!" "Si ma non così forte, e comunque non c'è nulla da ridere, sto film è una merda" "Ma dai lui ha appena rifiutato quella tipa bellissima per cui normalmente avrebbe sbavato e lei guarda come reagisce! Dai è fortissimo!" "Ma non è per nulla credibile che lui sia ipnotizzato a distanza dai" "Oh ma dai ma è un film! Dai!" "Oh ma la smetti di parlare così forte? Non vedi che tutti ti sentono? Ma non ti sai proprio comportare, non verrò mai più al cinema con te!" "Vaffanculo!" "Suca!" e poi in genere parte la rissa, coinvolgendo tutti i presenti in sala. (Testimonianza raccolta durante la proiezione del film "La maledizione dello Scorpione di Giada", inverno 2001).

QUELLI CHE MANGIANO E BEVONO

Basta. Non siete dei veri appassionati di cinema. Ci andate una volta all'anno. O magari ci andate tutti i sabati sera ma solo a vedere cinepanettoni o filmacci americani. Americani. Ed è nei film americani che lo avete visto. Avete visto che al cinema la gente mangia i pop corn. Avete visto che al cinema la gente beve bicchieri da un litro di Coca. Avete visto che la gente al cinema mangia gli orsetti gommosi. E allora vi sentite in obbligo di farlo anche voi. Passate il primo tempo ad ammazzarvi di porcate zuccherose. Pure i pop corn. E fate un casino indescrivibile, lasciate immondizia e schifo ovunque. Finite tutto a metà del primo tempo e quando arriva l'intervallo siete in crisi d'astinenza da zuccheri. Vi alzate, andate al bar, fate la coda e arrivate con porzioni ancora maggiori a film ricominciato da 3 minuti. Chiedete agli altri cosa è successo, ma prima fate spostare la gente rimasta compostamente seduta al proprio posto, rovesciate loro addosso la vostra robaccia, gli coprite la visuale, gridate "AMOOORE PRENDI LA COCA COSÌ MI POSSO SEDERE!" già 4 poltrone prima di essergli arrivati vicino. Poi lasciate tutto lì, per far godere chi va al secondo spettacolo.

Segnalateci i vostri cattivi esempi! Amplieremo l'articolo se meritevoli!
Questo articolo sarà "dibattuto" oggi alle 17 su Radio M** Bun all'interno di Scuderie M&M 

Nessun commento:

Posta un commento

Condividi

Suggerimenti

Offerte letterarie